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Numerosi studiosi negli ultimi anni hanno manifestato interesse per la diffusione di testi scarsamente visibili o addirittura nascosti in epigrafi, codici, dipinti. Questo genere di comunicazione nasceva dall'esigenza di mettere per iscritto un testo che aveva un valore a sé stante, indipendente dalla sua fruizione e che in ogni caso era rivolto solo a chi fosse in grado di comprenderlo. Parallelamente a questo tipo di scrittura, nello stesso tempo pubblica e riservata, troviamo spesso un'altra forma di comunicazione, apparentemente diversa dalla prima, ma in realtà spesso simile: la trasmissione di messaggi segreti, comprensibili solo per coloro che sono in grado di capirli, dissimulandoli in modo da non poter essere facilmente individuati e quindi censurati o manipolati. Un caso emblematico di simile trasmissione di messaggi è costituito dalla produzione di testi e immagini "invisibili" di Eusebio, attivo a Ravenna nella prima metà del VI secolo e a Vivarium nella seconda metà. Il volume ripercorre la biografia intellettuale di Eusebio attraverso lo studio dei codici e delle immagini nei quali ritroviamo la sua impronta e le sue sottoscrizioni.